Ma quanto tira un malamute..
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Re: Ma quanto tira un malamute..
Scusate, ora faccio l'antipatica (ok, non sarebbe la prima volta, lo ammetto)
Il discorso è chiaro, non fa una piega ma, mi chiedo :
Perchè per fare il campionato di bellezza si può mandare anche all'estero il proprio cane, ma per prepararlo ad una prova di lavoro il trasferimento in strutture e ambienti adatti diventa impossibile?
Significa che il famoso ch davanti al nome è più importante rispetto alla prova di lavoro?
Sono antipatica come la sabbia nel costume!
Ciao
Il discorso è chiaro, non fa una piega ma, mi chiedo :
Perchè per fare il campionato di bellezza si può mandare anche all'estero il proprio cane, ma per prepararlo ad una prova di lavoro il trasferimento in strutture e ambienti adatti diventa impossibile?
Significa che il famoso ch davanti al nome è più importante rispetto alla prova di lavoro?
Sono antipatica come la sabbia nel costume!
Ciao
Ospite- Ospite
Re: Ma quanto tira un malamute..
Io non manderei MAI all'estero Zara per un campionato, se non con me al suo seguito!!! Mi è stata prospettata come ipotesi e ho declinato. Per fare quello che dici tu, Sara, dovrei lasciare Zara ad estranei per mesi... per l'allenamento e poi per il sostenimento della prova... Impossibile... IMPROPONIBILE... diciemo che NON ESISTE. Quindi, e penso che molti privati la vedano come me, una bella fetta di frequentatori delle expo(me incluso... un po' a tempo perso) abbandonerebbero definitivamente i ring.Sara ha scritto:Scusate, ora faccio l'antipatica (ok, non sarebbe la prima volta, lo ammetto)
Il discorso è chiaro, non fa una piega ma, mi chiedo :
Perchè per fare il campionato di bellezza si può mandare anche all'estero il proprio cane, ma per prepararlo ad una prova di lavoro il trasferimento in strutture e ambienti adatti diventa impossibile?
Significa che il famoso ch davanti al nome è più importante rispetto alla prova di lavoro?
Sono antipatica come la sabbia nel costume!
Ciao
Ciao ciao
Re: Ma quanto tira un malamute..
Peppe, mi trovi completamente d'accordo.
Nemmeno io lascerei i miei cani a qualcun altro. Mai. Faccio fatica a lasciarli soli per una giornata a casa loro, figurati se accetterei di allontanarli da me per x mesi al fine di fargli fare campionati o prove. Ma noi privati non contiamo.
Gli allevatori invece lo fanno, ok, non tutti.
Mandano il proprio cane da colleghi stranieri per un po' di tempo e gli fanno fare il campionato. Mi chiedo : perchè non fare altrettanto per le prove di lavoro.
Nemmeno io lascerei i miei cani a qualcun altro. Mai. Faccio fatica a lasciarli soli per una giornata a casa loro, figurati se accetterei di allontanarli da me per x mesi al fine di fargli fare campionati o prove. Ma noi privati non contiamo.
Gli allevatori invece lo fanno, ok, non tutti.
Mandano il proprio cane da colleghi stranieri per un po' di tempo e gli fanno fare il campionato. Mi chiedo : perchè non fare altrettanto per le prove di lavoro.
Ospite- Ospite
Re: Ma quanto tira un malamute..
Perfetto... quello che dici tu è corretto, molti allevatori lo fanno e questo, nell'ottica di chi alleva è anche condivisibile. In questo modo si danno e si prendono monte all'estero, si rinnova il sangue dei nostri allevamenti, insomma, penso faccia bene alla razza che i cani non restino chiusi nel territorio nazionale. Il problema però è che le expo oltre che dagli allevatori sono frequentate anche dai privati, almeno... qui al sud molto, e questa è una fascia di persone che verrebbe segata via in un attimo con l'introduzione della prova obbligatoria. Condividi o no? E se si... ti sembra una cosa corretta?Sara ha scritto:Peppe, mi trovi completamente d'accordo.
Nemmeno io lascerei i miei cani a qualcun altro. Mai. Faccio fatica a lasciarli soli per una giornata a casa loro, figurati se accetterei di allontanarli da me per x mesi al fine di fargli fare campionati o prove. Ma noi privati non contiamo.
Gli allevatori invece lo fanno, ok, non tutti.
Mandano il proprio cane da colleghi stranieri per un po' di tempo e gli fanno fare il campionato. Mi chiedo : perchè non fare altrettanto per le prove di lavoro.
Re: Ma quanto tira un malamute..
Io ve la metto sotto un punto vista puramente economico. Nel 2008 in italia sono stati registrati all'ENCI se non sbaglio tra i 200 e i 300 cani, le expò sono deserte in giro si vedono pochissimi mal la situzione non sembra delle più floride. La maggior parte degli allevatori di mal è al livello amatoriale, svolta per passione e non come pura professione e già i costi sono abbastanza elevati tra: veterinari, cibo, lastre, costi espositivi, ecc. Tutti questi costi si riflettono sul prezzo di venita finale, aggiungendo la prova di lavoro obbligatoria, secondo me si va incidere maggiormente su questi costi e secondo voi quale sarà il risultato oltre a quello che avete accennato sopra? la prova di Lavoro deve esserci,il mal è costruito per lavorare, ma deve esseere esclusivamente libera e non obbligatoria solo così si potrà dare maggior lustro ad un sogetto e al suo allevatore che si è distino in entrambe le competizioni show e categorie di lavoro
Le esposizioni non sono fatte per i privati, certo è gradita la loro presenza, magli show servono agli allevatori per esporre i loro sogetti migliori e per certificare il loro lavoro davanti ai giudici per poi produrre con quei sogetti cuccioli corrispondenti agli standard di razza. é certo che chi ha stabilito la prova di lavoro non ha pensato ai privati.
Il problema però è che le expo oltre che dagli allevatori sono frequentate anche dai privati, almeno... qui al sud molto, e questa è una fascia di persone che verrebbe segata via in un attimo con l'introduzione della prova obbligatoria. Condividi o no? E se si... ti sembra una cosa corretta?[/code]
Le esposizioni non sono fatte per i privati, certo è gradita la loro presenza, magli show servono agli allevatori per esporre i loro sogetti migliori e per certificare il loro lavoro davanti ai giudici per poi produrre con quei sogetti cuccioli corrispondenti agli standard di razza. é certo che chi ha stabilito la prova di lavoro non ha pensato ai privati.
Re: Ma quanto tira un malamute..
Peppe, i miei mille dubbi sulla prova di lavoro li ho espressi ampiamente, se fatta con intelligenza penso che forse porterebbe maggior interesse. Se fatta con intelligenza.
Sulla preparazione allo sleddog, non c'è molto da fare : una volta che i cani sono sani e tonici (cosa che dovrebbero essere sempre per la loro salute) sta solo ad abituarli a seguite le indicazioni vocali del musher e abituarsi a tirare senza preoccuparsi dei rumori posteriori.
Io non ho avuto molte difficoltà, il traino ce l'hanno scolpito nell'anima, si fa molta più fatica a insegnargli a passeggiare senza strapparti la spalla!
Per imparare a lavorare con i cani ho speso un bel po' di soldini, ho fatto un corso, ti garantisco che loro erano già "imparati" io invece ho dovuto imparare tante cose, non solo a stare in piedi sulla slitta (cosa non facile quando su fondo ghiacciato e pieno di irregolarità ti danno una muta di alaskani - ti garantisco che decolli!). A loro è stato sufficiente vedere altre mute al lavoro per mettersi dietro e andare ... un po' meno veloci... ma comunque andavamo a 33 km (velocità rilevata da quod che ci precedeva) per il primo chilometro, poi, ovviamente prendevano un andatura più consona al malamute.
Il corso non l'ho fatto a Milano, l'ho fatto a 450 kg da me investendoci le mie vacanze natalizie.
Anch'io lavoro e il tempo in settimana (a volte anche nel we) è poco ma, quando posso e sono libera non vado al mare a prendere il sole, vado in montagna. Non prendo l'aereo per andare alle Canarie, come facevo allora ma, ogni giorno libero è dedicato a loro. E' una scelta che ho fatto responsabilmente, un cane, qualsiasi cane, è un impegno che ti ribalta la vita. Non ti nascondo che a volte mi manca la mia vita precedente sui tacchi a spillo
Io non parteciperò alle prove di lavoro, non c'è alcun obbligo a parteciparvi così come non c'è alcun obbligo ad andare in expo. Io non sento la necessità che qualcuno mi certifichi che il mio cane è eccellente o che è un buon cane da lavoro, ma sono un privato, mi faccio le mie scampagnate con i miei cani per piacere.
Per un allevatore ritengo che sia un pregio che il proprio cane sia valutato nella sua completezza, da un punto di vista morfologico e da un punto di vista pratico di lavoro.
Per lavorare in muta il cane deve avere anche una buona attitudine : il cane può essere anche perfetto morfologicamente ma se non ha la testa, se è un rissoso .... non combinerà molto sul lavoro. Anche il carattere è importante.
Poi siamo d'accordo che non è facile ma, permettimi, dipende dai punti di vista : io avverto molto più impegnativo il ring (per me e per i miei cani che non ci sono abituati) rispetto a quanto non sia l'insegnamento dei comandi ... è una questione di attitudine personale ..del padrone, non del cane.... che se abituato da subito si adatta senza alcun problema.
Ciao
Sulla preparazione allo sleddog, non c'è molto da fare : una volta che i cani sono sani e tonici (cosa che dovrebbero essere sempre per la loro salute) sta solo ad abituarli a seguite le indicazioni vocali del musher e abituarsi a tirare senza preoccuparsi dei rumori posteriori.
Io non ho avuto molte difficoltà, il traino ce l'hanno scolpito nell'anima, si fa molta più fatica a insegnargli a passeggiare senza strapparti la spalla!
Per imparare a lavorare con i cani ho speso un bel po' di soldini, ho fatto un corso, ti garantisco che loro erano già "imparati" io invece ho dovuto imparare tante cose, non solo a stare in piedi sulla slitta (cosa non facile quando su fondo ghiacciato e pieno di irregolarità ti danno una muta di alaskani - ti garantisco che decolli!). A loro è stato sufficiente vedere altre mute al lavoro per mettersi dietro e andare ... un po' meno veloci... ma comunque andavamo a 33 km (velocità rilevata da quod che ci precedeva) per il primo chilometro, poi, ovviamente prendevano un andatura più consona al malamute.
Il corso non l'ho fatto a Milano, l'ho fatto a 450 kg da me investendoci le mie vacanze natalizie.
Anch'io lavoro e il tempo in settimana (a volte anche nel we) è poco ma, quando posso e sono libera non vado al mare a prendere il sole, vado in montagna. Non prendo l'aereo per andare alle Canarie, come facevo allora ma, ogni giorno libero è dedicato a loro. E' una scelta che ho fatto responsabilmente, un cane, qualsiasi cane, è un impegno che ti ribalta la vita. Non ti nascondo che a volte mi manca la mia vita precedente sui tacchi a spillo
Io non parteciperò alle prove di lavoro, non c'è alcun obbligo a parteciparvi così come non c'è alcun obbligo ad andare in expo. Io non sento la necessità che qualcuno mi certifichi che il mio cane è eccellente o che è un buon cane da lavoro, ma sono un privato, mi faccio le mie scampagnate con i miei cani per piacere.
Per un allevatore ritengo che sia un pregio che il proprio cane sia valutato nella sua completezza, da un punto di vista morfologico e da un punto di vista pratico di lavoro.
Per lavorare in muta il cane deve avere anche una buona attitudine : il cane può essere anche perfetto morfologicamente ma se non ha la testa, se è un rissoso .... non combinerà molto sul lavoro. Anche il carattere è importante.
Poi siamo d'accordo che non è facile ma, permettimi, dipende dai punti di vista : io avverto molto più impegnativo il ring (per me e per i miei cani che non ci sono abituati) rispetto a quanto non sia l'insegnamento dei comandi ... è una questione di attitudine personale ..del padrone, non del cane.... che se abituato da subito si adatta senza alcun problema.
Ciao
Ospite- Ospite
Re: Ma quanto tira un malamute..
Mauro ha scritto:Io ve la metto sotto un punto vista puramente economico. Nel 2008 in italia sono stati registrati all'ENCI se non sbaglio tra i 200 e i 300 cani, le expò sono deserte in giro si vedono pochissimi mal la situzione non sembra delle più floride. La maggior parte degli allevatori di mal è al livello amatoriale, svolta per passione e non come pura professione e già i costi sono abbastanza elevati tra: veterinari, cibo, lastre, costi espositivi, ecc. Tutti questi costi si riflettono sul prezzo di venita finale, aggiungendo la prova di lavoro obbligatoria, secondo me si va incidere maggiormente su questi costi e secondo voi quale sarà il risultato oltre a quello che avete accennato sopra? la prova di Lavoro deve esserci,il mal è costruito per lavorare, ma deve esseere esclusivamente libera e non obbligatoria solo così si potrà dare maggior lustro ad un sogetto e al suo allevatore che si è distino in entrambe le competizioni show e categorie di lavoroIl problema però è che le expo oltre che dagli allevatori sono frequentate anche dai privati, almeno... qui al sud molto, e questa è una fascia di persone che verrebbe segata via in un attimo con l'introduzione della prova obbligatoria. Condividi o no? E se si... ti sembra una cosa corretta?[/code]
Le esposizioni non sono fatte per i privati, certo è gradita la loro presenza, magli show servono agli allevatori per esporre i loro sogetti migliori e per certificare il loro lavoro davanti ai giudici per poi produrre con quei sogetti cuccioli corrispondenti agli standard di razza. é certo che chi ha stabilito la prova di lavoro non ha pensato ai privati.
Ti quoto in pieno, la situazione dei mal non è florida ma, altre razze versano in situazioni peggiori proporzionalmente. Pensa ai cani di moda, alle migliaia di nascite ma alla loro partecipazione in expo .......
Ospite- Ospite
Re: Ma quanto tira un malamute..
Perdonami Sara.... appunto che rendere le expo ancora più d' elite è un problema !! No ? E poi ,per quanto riguarda chi manda i propi cani all' estero... a volte si tratta anche di brevissimi periodi ( tipo una/due settimane ) , per allenare in maniera adeguata invece mi sembra che siamo tutti daccordo che un mese è a dir poco ridicolo .... sia che sia privato, e non mi va di separarmi dal mio cane per un periodo così lungo , sia un allevatore per cui tutto questo avrebbe un prezzo esorbitante ..... non è fattibile ....Sara ha scritto:
Ti quoto in pieno, la situazione dei mal non è florida ma, altre razze versano in situazioni peggiori proporzionalmente. Pensa ai cani di moda, alle migliaia di nascite ma alla loro partecipazione in expo .......
Aggungo una considerazione io vivo al centro Italia ( Toscana ) , ora non sono lontanissima dalle montagne , ma cmq per arrivare ad un posto adeguato per allenarlo ( ammesso e non concesso che lo sappia fare ) almeno un oretta di starda c'è ,mi trovo con le stesse domande che si pone Peppe.... quindi non è tanto nord e sud .... ma possibilità spazio temporali ed economiche...
Un ultima cosa , non voglio fare nessuna polemica ,ma come mai che non è minimamente interessato al mondo delle esposizioni si accanisce così tanto su questo argomento ? Nel senso , cosa vi cambia se fanno due titoli diversi anzichè aggiungere una prova obbligatoria ?
Nice- Amministratore
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Re: Ma quanto tira un malamute..
Io non sono accanita, sono solo favorevole con riserva ... potrei sciogliere la riserva o passare al contrario.
Bisogna vedere come verranno impostate.
L'obbligatorietà la trovo importante perchè, penso, che sia giusto poter valutare tutti i cani con lo stesso metro e misure ovvero : il ring supportato da prove. e ribadisco : speriamo in bene.
Sara
Bisogna vedere come verranno impostate.
L'obbligatorietà la trovo importante perchè, penso, che sia giusto poter valutare tutti i cani con lo stesso metro e misure ovvero : il ring supportato da prove. e ribadisco : speriamo in bene.
Sara
Ospite- Ospite
Re: Ma quanto tira un malamute..
Mauro, il privato è importante quanto l'allevatore. Tante volte ho preso monte di cani appartenenti a privati e che non avrei mai potuto vedere se non li avessero esposti. Uno di questi è soltanto il padre di Taku. Un altro è il padre di Sean. Praticamente i due migliori cani di Mojo Al Qantarah. Quindi mi sembra chiaro come il sole che appena i privati spariranno dalle scene dei ring la razza ci perde eccome.
Re: Ma quanto tira un malamute..
Ragazzi, secondo me è inutile ragionare su delle ipotesi....non sappiamo come sarà impostata la prova dalla FCI....non sappiamo se sarà vincolata tal quale anche per i ch italiano sucessivamente.....non si sa niente in poche parole.
Un conto è l'importanza del lavoro : è un buon modo di valutare i cani, per altri aspetti che nel ring non possono emergere...soprattutto di indole, volontà , socialità e tempra. Per questo sarà importante comunque continuare nel fare attività di avvicinamento alle discipline su neve....per tutti, allevatori e privati. La divulgazione corretta del malamute si fa anche così ed avere un pubblico che ti chiede i cuccioli perchè vuole fare queste attività sarà gratificante e stimolante penso.
Ma se passerà una certa prova che altri paesi vogliono sarà una catastrofe....a cui non si potrà che opporsi strenuamente in quanto snaturante la nostra razza e poi si...in expo.....scomparirà il già poco movimento ed anchio penso che anche i privati siano fondamentali.
Contemporaneamente intanto io penso si debba vagliare l'eventuale opportunità di rendere sufficienti ed accettati ufficialmente gli eventuali titoli di lavoro all'americana, (a prescindere dalla decisione sulla prova FCI) e più consoni ai nostri cani ) magari proprio con la collaborazione di AMCA e facilmente realizzabili anche qui da noi.......ma ripeto, siamo alle ipotesi e dunque conviene attendere per proseguire con strategie precise.
Un conto è l'importanza del lavoro : è un buon modo di valutare i cani, per altri aspetti che nel ring non possono emergere...soprattutto di indole, volontà , socialità e tempra. Per questo sarà importante comunque continuare nel fare attività di avvicinamento alle discipline su neve....per tutti, allevatori e privati. La divulgazione corretta del malamute si fa anche così ed avere un pubblico che ti chiede i cuccioli perchè vuole fare queste attività sarà gratificante e stimolante penso.
Ma se passerà una certa prova che altri paesi vogliono sarà una catastrofe....a cui non si potrà che opporsi strenuamente in quanto snaturante la nostra razza e poi si...in expo.....scomparirà il già poco movimento ed anchio penso che anche i privati siano fondamentali.
Contemporaneamente intanto io penso si debba vagliare l'eventuale opportunità di rendere sufficienti ed accettati ufficialmente gli eventuali titoli di lavoro all'americana, (a prescindere dalla decisione sulla prova FCI) e più consoni ai nostri cani ) magari proprio con la collaborazione di AMCA e facilmente realizzabili anche qui da noi.......ma ripeto, siamo alle ipotesi e dunque conviene attendere per proseguire con strategie precise.
Andrea Lucchesi- Utente Team Dog
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Re: Ma quanto tira un malamute..
Il Mal è nato come cane da lavoro e su questo non ci piove....e detto questo mi sembra il minimo che nelle expo ci sia la prova di lavoro ......non dico che con la prova di lavoro (quale e come non so) si risolvino i problemi, ma perlomeno si espongono cani che conoscono e sanno usare un imbragatura....e che siano capaci di lavorare in gruppo invece di far risse fra di loro...e che non sfilino impiccati da i loro proprietari magari inesperti.
Quando si ha un campione di bellezza non si può metterlo tra i riproduttori solo perchè ha tutte le misure a posto.....bisogna o bisognerebbe verificare il suo istinto e le sue attitudini ....so benissimo che con una prova di lavoro non si riesca a verificare molto però è un passo per avere dei malamute che sappiano lavorare.
Quando parlate che tanti privati si allontanerebbero dico che forse va anche bene così.... perchè si parla sempre di cani da lavoro e dico che devono saperlo fare ...è un grosso impegno ma è un impegno dedicato a un cane che è stato selezionato per questo ......e spero che venga ancora selezionato per questo e non per altro ....forse sono un po' ripetitivo.
Per me è un gran salto di qualità e non di quantità...... andranno avanti solo chi ha una grande e vera passione.
Ciao
Cuore di malamute
Quando si ha un campione di bellezza non si può metterlo tra i riproduttori solo perchè ha tutte le misure a posto.....bisogna o bisognerebbe verificare il suo istinto e le sue attitudini ....so benissimo che con una prova di lavoro non si riesca a verificare molto però è un passo per avere dei malamute che sappiano lavorare.
Quando parlate che tanti privati si allontanerebbero dico che forse va anche bene così.... perchè si parla sempre di cani da lavoro e dico che devono saperlo fare ...è un grosso impegno ma è un impegno dedicato a un cane che è stato selezionato per questo ......e spero che venga ancora selezionato per questo e non per altro ....forse sono un po' ripetitivo.
Per me è un gran salto di qualità e non di quantità...... andranno avanti solo chi ha una grande e vera passione.
Ciao
Cuore di malamute
cuore di malamute- Utente Team Dog
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Re: Ma quanto tira un malamute..
Andrea Lucchesi ha scritto:Ragazzi, secondo me è inutile ragionare su delle ipotesi....non sappiamo come sarà impostata la prova dalla FCI....non sappiamo se sarà vincolata tal quale anche per i ch italiano sucessivamente.....non si sa niente in poche parole.
Un conto è l'importanza del lavoro : è un buon modo di valutare i cani, per altri aspetti che nel ring non possono emergere...soprattutto di indole, volontà , socialità e tempra. Per questo sarà importante comunque continuare nel fare attività di avvicinamento alle discipline su neve....per tutti, allevatori e privati. La divulgazione corretta del malamute si fa anche così ed avere un pubblico che ti chiede i cuccioli perchè vuole fare queste attività sarà gratificante e stimolante penso.
Ma se passerà una certa prova che altri paesi vogliono sarà una catastrofe....a cui non si potrà che opporsi strenuamente in quanto snaturante la nostra razza e poi si...in expo.....scomparirà il già poco movimento ed anchio penso che anche i privati siano fondamentali.
Contemporaneamente intanto io penso si debba vagliare l'eventuale opportunità di rendere sufficienti ed accettati ufficialmente gli eventuali titoli di lavoro all'americana, (a prescindere dalla decisione sulla prova FCI) e più consoni ai nostri cani ) magari proprio con la collaborazione di AMCA e facilmente realizzabili anche qui da noi.......ma ripeto, siamo alle ipotesi e dunque conviene attendere per proseguire con strategie precise.
Ma i club di razza non hanno nessuna voce in capitolo in merito? Considera che io non ci capisco niente, ma se a livello europeo ci fosse una posizione chiara nei confronti della prova obbligatoria (quindi modalità, titoli all'americana o meno), non si potrebbe presentare alla FCI?
Credo che sarebbe il caso di muoversi prima che una decisione venga presa, proprio per evitare di fare eventuali battaglie per eliminarla...
Visto che si vocifera, i club non potrebbero fare un documento in cui precisano la loro posizione? Magari non serve a nulla, ma se tutti i club europei avanzassero delle proposte non credo che la FCI non ne terrebbe conto...
Re: Ma quanto tira un malamute..
mari ha scritto:Andrea Lucchesi ha scritto:Ragazzi, secondo me è inutile ragionare su delle ipotesi....non sappiamo come sarà impostata la prova dalla FCI....non sappiamo se sarà vincolata tal quale anche per i ch italiano sucessivamente.....non si sa niente in poche parole.
Un conto è l'importanza del lavoro : è un buon modo di valutare i cani, per altri aspetti che nel ring non possono emergere...soprattutto di indole, volontà , socialità e tempra. Per questo sarà importante comunque continuare nel fare attività di avvicinamento alle discipline su neve....per tutti, allevatori e privati. La divulgazione corretta del malamute si fa anche così ed avere un pubblico che ti chiede i cuccioli perchè vuole fare queste attività sarà gratificante e stimolante penso.
Ma se passerà una certa prova che altri paesi vogliono sarà una catastrofe....a cui non si potrà che opporsi strenuamente in quanto snaturante la nostra razza e poi si...in expo.....scomparirà il già poco movimento ed anchio penso che anche i privati siano fondamentali.
Contemporaneamente intanto io penso si debba vagliare l'eventuale opportunità di rendere sufficienti ed accettati ufficialmente gli eventuali titoli di lavoro all'americana, (a prescindere dalla decisione sulla prova FCI) e più consoni ai nostri cani ) magari proprio con la collaborazione di AMCA e facilmente realizzabili anche qui da noi.......ma ripeto, siamo alle ipotesi e dunque conviene attendere per proseguire con strategie precise.
Ma i club di razza non hanno nessuna voce in capitolo in merito? Considera che io non ci capisco niente, ma se a livello europeo ci fosse una posizione chiara nei confronti della prova obbligatoria (quindi modalità, titoli all'americana o meno), non si potrebbe presentare alla FCI?
Credo che sarebbe il caso di muoversi prima che una decisione venga presa, proprio per evitare di fare eventuali battaglie per eliminarla...
Visto che si vocifera, i club non potrebbero fare un documento in cui precisano la loro posizione? Magari non serve a nulla, ma se tutti i club europei avanzassero delle proposte non credo che la FCI non ne terrebbe conto...
Ciao, il Cirn ed altri club hanno fatto proprio per questo motivo una richiesta , da tempo , di una prova solo attitudinale....semplice ed accessibile a tutti, ma soprattutto sganciata da cronometri e percorsi da Iditarod....perchè se vogliamo testare seriamente un cane al lavoro allora la prova deve essere sufficientemente provante o è una c........, ma se fatta con il cronometro in mano è pericolosamente inadatta al malamute.
Una prova attitudinale consentirebbe comunque di portare la gente ed i propri cani sulla neve a tastare ed imparare , in tanti casi da zero , lo sleddog.....chi vuole approfondire potrebbe farlo e farsi anche l'Iditarod se ritiene
Purtroppo in Europa ci sono tanti club che richiedono una prova molto "sportiva" avendo una tradizione del lavoro e dello sleddog come sport molto più radicata ed esendo pronti ad affrontarla per cultura e per logistica, anche presso gli allevatori.....noi non siamo pronti, e ci sarà da lavorare supersodo per arrivarci, ma sempre abolendo il cronometro !!!! (che non vuol dire che se uno si vuole divertire a fare una bella corsa e le competizioni non lo possa fare)
Andrea Lucchesi- Utente Team Dog
- Numero di messaggi : 29
Data d'iscrizione : 11.07.09
Re: Ma quanto tira un malamute..
Re: Ma quanto tira un malamute..
Amministratore Oggi a 13:04
.Mauro, il privato è importante quanto l'allevatore. Tante volte ho preso monte di cani appartenenti a privati e che non avrei mai potuto vedere se non li avessero esposti. Uno di questi è soltanto il padre di Taku. Un altro è il padre di Sean. Praticamente i due migliori cani di Mojo Al Qantarah. Quindi mi sembra chiaro come il sole che appena i privati spariranno dalle scene dei ring la razza ci perde eccome.
Io non ho detto che il privato non è importante, ho solo detto che le expò non sono fatte per il privato,
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