il richiamo

Qualcuno ha provato i collari con Gps? Ne esistono di vari tipi (rintracciabili al cellulare oppure collegati via radio a un apparecchio navigatore ricevente). I migliori costano un botto. Li usano soprattutto i cacciatori per controllare intere "flotte" di cani da caccia anche a 10 km di distanza. Il modello migliore sembra essere quello di una nota marca americana di navigatori satellitari e funziona appunto con un trasmettitore gps al collare collegato via radio al navigatore palmare. Pare funzioni mostruosamente bene. Ero tentato anch'io di prenderlo, poi ho visto i costi e mi è un po' passata la voglia.
Qualcuno ha esperienza?

Alberto64 ha scritto:Qualcuno ha provato i collari con Gps? Ne esistono di vari tipi (rintracciabili al cellulare oppure collegati via radio a un apparecchio navigatore ricevente). I migliori costano un botto. Li usano soprattutto i cacciatori per controllare intere "flotte" di cani da caccia anche a 10 km di distanza. Il modello migliore sembra essere quello di una nota marca americana di navigatori satellitari e funziona appunto con un trasmettitore gps al collare collegato via radio al navigatore palmare. Pare funzioni mostruosamente bene. Ero tentato anch'io di prenderlo, poi ho visto i costi e mi è un po' passata la voglia.
Qualcuno ha esperienza?

meglio un bel NO COMMENT Alberto ... tra un pochino per non sbattersi a seguire il tato inventiamo anche il robottino che gli pulisce i bisognini, gli dà da mangiare e, magari, lo toeletta pure????? grandissima cazzata... ma lavorarci assieme risulta tanto difficile????

Dalle vette delle mia INesperienza, Paty, la penso esattamente e totalmente come te
Ma dico però anche che se la tecnologia mi offre una soluzione per uscire da un grosso guaio la volta che dovesse capitare, non vedo perché non utilizzarla. Attenzione: non dico di utilizzare la tecnologia AL POSTO dell'addestramento, dell'impegno, del lavoro insieme etc. etc. Sono assolutamente d'accordo con te: sarebbe veramente da dementi. Dico semplicemente di averla come "paracadute" nel caso (si spera rarissimo) di una situazione potenzialmente pericolosa. Tutto qui.
Conosco persone disperate perché hanno perduto il cane. Forse non era addestrato bene, e questo certo è responsabilità dei padroni.

La tecnologia non aiuta il rapporto con il tato aiuta noi nelle comodità ed automaticamente ci dissociamo dal lavorare con il nostro malamute, su questo ne sono certa. Tradotto sarebbe non mi sbatto, tradotto ancora (scusami la fantasia ma dipingendo vedo sempre figurine).... i tati che si fanno i cavoli propri e voi al BBQ (barbecue).... e ciascuno se ne "fotte" dell'altro, quando con il malamute, penso anche con altre razze, il rapporto è con i cani.... aborro completaente questa cosa che mi sembra mentalmente reprimente... ok che al giorno d'oggi la tecnologia sta sostituendo il nostro cervello ed anche il nostro fisico, ma almeno per il rispetto dei tati eviterei queste cazzate!

Se siete propensi al GPRS nel collare comperatevi una moto e lasciate il malamute ad altre persone che magari lo valorizzano e rspettano maggiormente. Continuo a leggere delle assurdità senza limiti.

Paty ha scritto:Tradotto sarebbe non mi sbatto, tradotto ancora (scusami la fantasia ma dipingendo vedo sempre figurine).... i tati che si fanno i cavoli propri e voi al BBQ (barbecue).... e ciascuno se ne "fotte" dell'altro

Mi dispiace, Paty, non ho pensato né scritto nulla di tutto ciò. Anzi.
Ciao

Tre esperienze:
La prima quando Indi aveva 6 mesi: Giro per lavoro in montagna a controllare dei pascoli il cane naturalmente è con me e mi segue come un ombra. Camminiamo per 6-7 ore poi dobbiamo rientrare. Sul sentiero a un paio d'ore dall'auto noto una fatta di volpe che all'andata non c'era e anche Indi la nota. Fatti venti metri vedo un lampo rosso che si butta giu per il lariceto e il giovane Laika dietro. Ogni tanto abbaia e sento l'abbaio sempre più lontano sempre più lontano. Lo sento sull'altro versante della valle poi sempre più giù ad almeno 3 km poi perdo il contatto. Io corro nella sua direzione chiamandolo. Nulla. Mi ricordo che mi hanno sempre detto che un Laika non perde mai il proprietario. Ritorno sul sentiero e attendo dopo 45 lunghissimi minuti eccolo che torna distrutto e felice.

Seconda: il cane è già grandicello e siamo val porcellizzo a circa 2000 mt in pieno addestramento una bella giornata di fine ottobre. Ad un certo punto durante la discesa a circa un ora e mezza dall'auto il cane scompare. Era andato avanti e non è più tornato indietro. Sento abbaiare molto lontano sulle prime poi basta. Sconcertato chiamo e chiamo nulla. Non so se aspettare o scendere. Decido di scendere confidando sul fatto che se dovesse tornare indietro troverebbe le mie tracce. Durante il rientro trovo sue tracce sul sentiero infatti arrivato al parcheggio lo becco che gioca a pallone con una gruppo di ragazzini. Era atornato all'auto evidentemente ero troppo lento per lui.

Terzo una settimana fa: Mi fermo in corsia d'emergenza in tangenziale a Milano per un problema all'auto (non avevo rabboccato l'olio motore). Apro il portellone dove tenevo le latte appena acquistate e Indi, cosa che mai ha fatto, salta giù e punta la strada a tre corsie trafficatissima. Urlo-Ringhio un No Ferma!!!! Il cane si blocca si schiaccia e rientra basso basso. Sale in auto e lo riempo di complimenti e carezze e baci e roba da mangiare.

Due volte ha ignorato i miei richiami una terza per fortuna mi ha reso orgoglioso.

Collari GPS: li reputo utilissimi non tanto per ritrovare il cane, per quello dovrebbe bastare il nostro rapporto con lui, quanto per sapere come e dove si sta muovendo quando è in azione e sta lavorando. Mi serve per farlo spostare richiamarlo se esce dall'area di studio e da monitorare etc. Per cani che non lavorano forse si tratta di una spesa inutile. Anche perchè in città ci sono troppi rimbalzi e il pericolo puù essere a 30 secondi da dove ci troviamo (a volte anche a 2 secondi). In montagna se non dovete fare un lavoro specifico non vi serve molto sapere che il vostro cane è 2 km a nord piuttosto che 3 a est.

Franco

A parole sarebbe differente, resto comunque contraria ai collari con GPS, parlo sempre come mia opinione, evidentemente ho una visione troppo antica del rapporto con i propri cani (me ne vanto a questo punto) ... poi ciascuno è libero di fare quello che crede. Per me resta sempre una grandissima cazzata di comodo

Paty ha scritto:Piccolo aneddoto successomi qualche anno fa: Duke, il mio samoyedo, aveva 9 anni, ho pensato di portarlo libero a spasso nei boschi con un micro-ragionamento, risultato poi idiota da parte mia, "Duke è anzianotto e pure displasico, figurati Paty se scappa!"... Bene all'andata tutto ok, al ritorno scompare alla vista, richiami e ricerche per un'ora circa non mi avevano condotto a nulla. Abbastanza disperata torno a casa per chiedere a mia madre di uscire con me a cercare il tato, appena apro il portone mamma mi sorride e dice:"stai cercando Duke?... è a casa da 20 minuti!".... guardo in salotto ed era disteso davanti al termosifone, in quell'istante ho letto un fumetto da parte sua che citava: "certo che ho proprio una padrona scema!"

che tipo!!!

Forse viene capita la mia posizione facendo citazioni, cosa che dovrebbe essere superflua, ma a quanto appare ancora molto necessaria perchè sembra che leggere i testi di un tempo non interessi più alcuno: " Il malamute, oltre ad avere un forte istinto per il traino, ha conservato quello per la caccia, conservato dal ramo selvatico dei suoi progenitori, sia perchè veniva utilizzato in tal senso dalle popolazioni dove viveva. Da qui una delle difficoltà per allevare il nostro compagno. Cane molto intelligente, allo stesso tempo indipendente, quando fiua la preda decide di andarla a cacciare, che si tratti di pollo o di selvatico. Questo deriva dal fatto che in caso di carenza di cibo nelle tribù i malamute dovevano procacciarsi il cibo. In ricordo della fame atavica, forse trasmessa geneticamente, ogni boccone o preda lasciata è un'occasione perduta. E' un aspetto del loro carattere che ci porta ad avere difficoltà. Il malamute ha una forte tendenza all'indipendenza, decide di andarsene tutto solo in esplorazione ignorando ogni nostro richiamo. Il malamute è un cane molto intelligente, anche se testardo a volte; il carattere indipendente del malamute non è una caratteristica negativa ma una qualità ... sa assumersi la propria responsabilità per essere al servizio del proprio musher"... ciò l'ho tratto dal libro di Maria Scotti, non sono parole mie perciò spero siano lette con rispetto verso chi ha effettivamente vissuto certe situazioni... leggete ed imparate! Imparate almeno l'essenziale di questa razza, il malamute non ci azzecca nulla con altre razze di cani e bisogna essere coscienti e preparati per il tato che abbiamo scelto come compagno di vita, sia nei pregi che nei difetti che presenta.

in passeggiata a cavallo.....Shadow avanti noi (in 6) al passo dietro di lei e un'altra femmina di pastore con la quale Shadow va ancora molto d'accordo.

Noi in gruppo tutti in fila....Shadow avanti e Mila dietro..a fine corsa.....come se stessero portando al pascolo un greggie....

notiamo in lontananza un pò tutti un cane randagio in mezzo alla risaia più avanti.....ce ne accorgiamo perchè anche i cavalli si erano un pò agitati....Shadow e Mila partono verso di lui.....io ero a cavallo quindi non potendo più di tanto farmi prendere dal panico...le ho solo intimato un NO!
lei niente è andata.....
Mi fido di lei.....ma anche di Mila che è abituata a star libera tutti i giorni....
perdiamo di vista tutte e due.....non le vedevo più....sentivo qualche abbaio....in lontananza ma di loro neanche l'ombra.....
noi continuiamo la passeggiata allungando il passo al trotto per vedere se le troviamo....andando verso la direzione del randagio che avevamo visto.....ma niente.....
decidiamo di tornare in maneggio.....ormai eravamo fuori da quasi sei ore......e loro le avevamo perse da almeno 2,5h.
Credetemi.....ero terribilmente agitata....temevo che lei fosse rimasta sola e che non riuscisse a tornare.....
Shadow è abituata in appartamento e quindi.....il mio terrore era quello....
Appena siamo rientrati in maneggio ...scendo da cavallo e chiamo mio marito dicendogli quello che era successo.....chiedendogli di venire con me a cercarla....
selliamo altri due cavalli perchè gli altri erano affaticati dalla precedente passeggiata.....
eravamo pronti a partire quando la vediamo rientrare....bella trotterellante insieme con Mila e il randagio.....che poi alla fine abbiamo scoperto essere il cane del carrozziere più avanti......


e chi cavolo lo sapeva !


comunque.....è andata.....la sera ho potuto rilassarmi con lei e farmi sonni tranquilli

Frank ha scritto:Tre esperienze:
La prima quando Indi aveva 6 mesi: Giro per lavoro in montagna a controllare dei pascoli il cane naturalmente è con me e mi segue come un ombra. Camminiamo per 6-7 ore poi dobbiamo rientrare. Sul sentiero a un paio d'ore dall'auto noto una fatta di volpe che all'andata non c'era e anche Indi la nota. Fatti venti metri vedo un lampo rosso che si butta giu per il lariceto e il giovane Laika dietro. Ogni tanto abbaia e sento l'abbaio sempre più lontano sempre più lontano. Lo sento sull'altro versante della valle poi sempre più giù ad almeno 3 km poi perdo il contatto. Io corro nella sua direzione chiamandolo. Nulla. Mi ricordo che mi hanno sempre detto che un Laika non perde mai il proprietario. Ritorno sul sentiero e attendo dopo 45 lunghissimi minuti eccolo che torna distrutto e felice.

Seconda: il cane è già grandicello e siamo val porcellizzo a circa 2000 mt in pieno addestramento una bella giornata di fine ottobre. Ad un certo punto durante la discesa a circa un ora e mezza dall'auto il cane scompare. Era andato avanti e non è più tornato indietro. Sento abbaiare molto lontano sulle prime poi basta. Sconcertato chiamo e chiamo nulla. Non so se aspettare o scendere. Decido di scendere confidando sul fatto che se dovesse tornare indietro troverebbe le mie tracce. Durante il rientro trovo sue tracce sul sentiero infatti arrivato al parcheggio lo becco che gioca a pallone con una gruppo di ragazzini. Era atornato all'auto evidentemente ero troppo lento per lui.

Terzo una settimana fa: Mi fermo in corsia d'emergenza in tangenziale a Milano per un problema all'auto (non avevo rabboccato l'olio motore). Apro il portellone dove tenevo le latte appena acquistate e Indi, cosa che mai ha fatto, salta giù e punta la strada a tre corsie trafficatissima. Urlo-Ringhio un No Ferma!!!! Il cane si blocca si schiaccia e rientra basso basso. Sale in auto e lo riempo di complimenti e carezze e baci e roba da mangiare.

Due volte ha ignorato i miei richiami una terza per fortuna mi ha reso orgoglioso.

Collari GPS: li reputo utilissimi non tanto per ritrovare il cane, per quello dovrebbe bastare il nostro rapporto con lui, quanto per sapere come e dove si sta muovendo quando è in azione e sta lavorando. Mi serve per farlo spostare richiamarlo se esce dall'area di studio e da monitorare etc. Per cani che non lavorano forse si tratta di una spesa inutile. Anche perchè in città ci sono troppi rimbalzi e il pericolo puù essere a 30 secondi da dove ci troviamo (a volte anche a 2 secondi). In montagna se non dovete fare un lavoro specifico non vi serve molto sapere che il vostro cane è 2 km a nord piuttosto che 3 a est.

Franco

Approvo il riferimento... non hai un malamute!

Paty ha scritto:La tecnologia non aiuta il rapporto con il tato aiuta noi nelle comodità ed automaticamente ci dissociamo dal lavorare con il nostro malamute, su questo ne sono certa. Tradotto sarebbe non mi sbatto, tradotto ancora (scusami la fantasia ma dipingendo vedo sempre figurine).... i tati che si fanno i cavoli propri e voi al BBQ (barbecue).... e ciascuno se ne "fotte" dell'altro, quando con il malamute, penso anche con altre razze, il rapporto è con i cani.... aborro completaente questa cosa che mi sembra mentalmente reprimente... ok che al giorno d'oggi la tecnologia sta sostituendo il nostro cervello ed anche il nostro fisico, ma almeno per il rispetto dei tati eviterei queste cazzate!

voto e concordo in pieno la tecnologia è una gran bella cosa, ma allontana sia le persone che i tati, dando la terribile illusione di sentirsi più vicini... esempio (uno tra tanti): FACEBOOK!

...e i forum...
La tecnologia non è ne buona ne cattiva dipende da come la si usa

Damiano ha scritto:Ehi ehi ragazzi, brutta avventura che mi è capitata?!?! ...sì sono stato un male cane quando Duma è partito per i fatti suoi, ma cavolo E' TORNATO!!!!! Voglio dire: sicuramente aveva tutti i suoi buoni motivi per essere partito così e poteva pure restare via, ma alla fine ha scelto me! ed il modo in cui l'ha fatto è stato meraviglioso: mi chiamava ululando quando si è accorto che era solo! Rispondeva a me che lo incitavo a tornare finchè non ci siamo riabbracciati! Brutta avventura?!?!? Sono stato di una felicità quando è tornato che non avrei mai pensato di poter essere così contento!
CIAO!

GRANDE!!!

Frank ha scritto:...e i forum...
La tecnologia non è ne buona ne cattiva dipende da come la si usa

hai in parte ragione ed in parte no. Nei forum (o almeno in questo, l'unico a cui sono iscritto) non c'è l'obbiettivo, o l'illusione di creare un rapporto tra noi, ma solo il semplice scambio di opinioni ed esperienze. Perlomeno è così che lo vivo io, se poi ci sarà l'occasione di incontrare qualcuno di voi di persona allora volentieri si potrà creare un rapporto, farci una mangiata insieme, bere una birra in compagnia e perchè no, diventare amici.
Ho uno zio in Cile e le mail mi aiutano a tenermi in contatto con lui, ma il rapporto già esisteva e scrivergli mail non è una scelta di comodità come usare tanti orpelli tecnologici per controllare il tato. Il rapporto fisico sentimentale ed il legame che si viene a creare sono il nostro modo di parlare, di chiedere e di ascoltare. Se poi a volte l'istinto prende il soppravvento sul nostro rapporto, beh sappiamo che può succedere e non ci resta che fidarci, o in casi particolari (es in città) si previene con un semplice guinzaglio. Essere messi a confronto con gli istinti primordiali di un tato credo sia un duro banco di prova per ognuno di noi che pretende di essere il famigerato capobranco...

Infatti era una generalizzazione creata per creare un ironico commento. Il forum e la mail non è cattiva ne' buona è il tempo che si perde davanti allo shermo che fa male anche ai nostri cani.
Ciao

Frank ha scritto:Infatti era una generalizzazione creata per creare un ironico commento. Il forum e la mail non è cattiva ne' buona è il tempo che si perde davanti allo shermo che fa male anche ai nostri cani.
Ciao

Come il tempo passato a lavorare... ma quello fa male anche a me!

Vero, io ho però la fortuna di lavorare, a volte, con il mio cane.

Damiano ha scritto:

Frank ha scritto:...e i forum...
La tecnologia non è ne buona ne cattiva dipende da come la si usa

hai in parte ragione ed in parte no. Nei forum (o almeno in questo, l'unico a cui sono iscritto) non c'è l'obbiettivo, o l'illusione di creare un rapporto tra noi, ma solo il semplice scambio di opinioni ed esperienze. Perlomeno è così che lo vivo io, se poi ci sarà l'occasione di incontrare qualcuno di voi di persona allora volentieri si potrà creare un rapporto, farci una mangiata insieme, bere una birra in compagnia e perchè no, diventare amici.
Ho uno zio in Cile e le mail mi aiutano a tenermi in contatto con lui, ma il rapporto già esisteva e scrivergli mail non è una scelta di comodità come usare tanti orpelli tecnologici per controllare il tato. Il rapporto fisico sentimentale ed il legame che si viene a creare sono il nostro modo di parlare, di chiedere e di ascoltare. Se poi a volte l'istinto prende il soppravvento sul nostro rapporto, beh sappiamo che può succedere e non ci resta che fidarci, o in casi particolari (es in città) si previene con un semplice guinzaglio. Essere messi a confronto con gli istinti primordiali di un tato credo sia un duro banco di prova per ognuno di noi che pretende di essere il famigerato capobranco...

Quindi?

Frank ha scritto:Vero, io ho però la fortuna di lavorare, a volte, con il mio cane.

Quindi?...

Personalmente sono d'accordo con la Paty.
Purtroppo tante diavolerie elettroniche ci danno l'illusione di poter aumentare il controllo mentre ci facciamo defraudare delle nostre responsabilità.
Pensate, per esempio, alla miriade di adolescenti che se ne stanno fuori casa per svariate ore sia durante il giorno che di notte, con cellulare in tasca e genitori tranquilli che ritengono di poterli controllare, mentre loro fanno quello che gli pare (con ovvi e prevedibili disastri) ....... è demenziale e diseducativo .......
La stessa cosa vale con i cani ..... o si vive e si cresce con loro o è meglio un peluche.

Frank ha scritto: Avere a che fare con un malamute implica solamente il fatto che dobbiamo sapere già che nell'obbedienza faremo il triplo dello sforzo per ottenere un terzo dei risultati.
Franco

????? sara'...ma non mi torna! Io ho avuto sempre ottimi risultati, con il giusto dello sforzo! Anzi, i risultati sono arrivati sempre prima di ogni mia aspettativa! Sono sempre rimasta shockata da questo...poi ho capito...."ah..gia' vero...ho un malamute!

..questo penso sia un tipico esempio di "richiamo" sotto distrazione, con un cucciolo di malamute:
..Hope that helps!




..e questo e' il continuo di quel video..(x gli amatori )

Paty ha scritto:

Damiano ha scritto:

Frank ha scritto:...e i forum...
La tecnologia non è ne buona ne cattiva dipende da come la si usa

hai in parte ragione ed in parte no. Nei forum (o almeno in questo, l'unico a cui sono iscritto) non c'è l'obbiettivo, o l'illusione di creare un rapporto tra noi, ma solo il semplice scambio di opinioni ed esperienze. Perlomeno è così che lo vivo io, se poi ci sarà l'occasione di incontrare qualcuno di voi di persona allora volentieri si potrà creare un rapporto, farci una mangiata insieme, bere una birra in compagnia e perchè no, diventare amici.
Ho uno zio in Cile e le mail mi aiutano a tenermi in contatto con lui, ma il rapporto già esisteva e scrivergli mail non è una scelta di comodità come usare tanti orpelli tecnologici per controllare il tato. Il rapporto fisico sentimentale ed il legame che si viene a creare sono il nostro modo di parlare, di chiedere e di ascoltare. Se poi a volte l'istinto prende il soppravvento sul nostro rapporto, beh sappiamo che può succedere e non ci resta che fidarci, o in casi particolari (es in città) si previene con un semplice guinzaglio. Essere messi a confronto con gli istinti primordiali di un tato credo sia un duro banco di prova per ognuno di noi che pretende di essere il famigerato capobranco...

Quindi?

Quindi ad una certa ora il sangue fatica a salirmi fino la testa ed è meglio se vado a nanna invece che scrivere post inutili... volevo solo condividere una tua idea, ma ho divagato troppo...