Caratteristiche cuccioli

Ah, sempre per Marialuisa, ma ti redi conto che tra standard e cuccioli ti stai interessando solo di misure?... Mah... personalmente non mi piace!

Paty ha scritto:Marialuisa, mi sembra che le domande per la patente erano più facili... te la traduco che ogni tanto chiedi cazzate, per quanto ruguarda la misura dei cuccioli, ma che domande stai facendo???? Scusami ma non capisco, ultimamente non sto capendo tanti post abbastanza sciocchi, a parte ciò, la scelta del cucciolo è sempre in balia dell'allevatore, almeno per il 99%, poi dipende se l'allevatore ci mette del sentimento e predilige che il cucciolo scelga il proprietario. Se una cucciolata è buona ed omogenea non vedo il perchè delle tue domande. Senti il tuo allevatore e chiedi a lui.

Cara Paty, ho posto domande sulle linee di sangue degli allevatori italiani e ...... nulla
Ho letto con attenzione quanto avete scritto in questo post
https://malforum.forumattivo.it/presentiamoci-f1/ciao-a-tutti-t610-15.htm
e mi avete molto incuriosita e quindi ho aperto questo nuovo post. Se qualcuno che ci capisce qualche cosa e che non ha solo voglia di polemizzare mi chiarisce gliene sono grata

Mi mancava una "Patyata"...benvenuta Marialuisa,ahah!!

Buba2 ha scritto:Mi mancava una "Patyata"...benvenuta Marialuisa,ahah!!

Grazie mille !!!!!!! Ora mi sente proprio dei vostri

Buba2 ha scritto:Mi mancava una "Patyata"...benvenuta Marialuisa,ahah!!

Buba2 ha scritto:Mi mancava una "Patyata"...benvenuta Marialuisa,ahah!!

Sembra sempre che pensare alla morfologia significhi non amare veramente un cane. In ogni caso concordo con molte cose che ti sono state dette marialuisa, principalmente da roberta e non solo.

In genere se l'allevatore seleziona molto bene, puoi tranquillamente valutare in base ai parenti, un pò come per noi. Almeno per quanto riguarda il pelo, i colori, le dimensioni e anche l'indole come dici tu (in teoria bisognerebbe parlare di temperamento e tempra). I difetti poi capitano a tutti... Come ha detto roberta già verso un mesetto è ampiamente visibile quale sia la tempra ossia quanto velocemente il cane reagisce agli stimoli esterni... parlo quindi di come gioca, della sua aggressività(in senso tecnico del termine, generalmente si confonde con la combattività), quindi come partecipa ai primi rituali gerarchici del branco, come si comporta al momento del pasto... Da qui già puoi capire da che base parti, poiche con la crescita la tempra e le altre doti tendono ovviamente a crescere. Potremmo discutere molto delle doti teoriche che sarebero da preferire per ogni tipo di cane in base all'ambiente in cui dovrà vivere, e non mi dispiacerebbe, ma ti consiglio piuttosto di leggere il testo che ha dato vita all'addestramento, ossia IL CANE UTILE di Piero Scanzani (alcune cose sono cambiate ovviamente dopo oltre 50 anni ma le doti dei cani no).

Sull'allevatore hai ragione, ma il suo mestiere viene garantito dagli expo oltre che dalle cucciolate vendute. La quantità di cuccioli venduti gli garantisce il sostentamento, ma gli expo gli danno la fama e il prestigio. Se invece vai in un allevamento diciamo più rustico la cosa cambia e devi cercare di capire meglio come funziona quel posto. E' giustificabile vedere che l'allevatore tenda a vendere cani "meno" belli a privati che non vogliono fare expo e cani "migliori" a chi vuole fare gli expo... la bellezza però non ha nulla a che fare con la salute. In un vero allevamento la selezione è attenta e anche se parli di allevamenti giovani, si tende a partire già da soggetti sani, ciò quindi garantisce una ottima salute a qualsiasi cucciolo in linea di massima.

La dimensione di un cucciolo è pressocchè irrilevante a mio parere. Considera che la crescita dipende da molti fattori. Il fattore genetico è garantito dalla genealogia quindi è quasi sempre di buona qualità (65cm circa al garrese). Ragion per cui tralasciamolo... Ciò che potrebbe incidere è quindi l'ambiente (poco spazio e attività fisica in natura) e l'alimentazione (secco scadente, umido di bassa qualità, quantità errate). Ossia l'incuria dei padroni detta in breve ... Diverso è invece ciò che si può già capire in linea di massima.
Personalmente, tra ciò che è la mia esperienza e gli insegnamenti di amici allevatori di vecchia data, ciò che difficilmente cambia in un cucciolo è: i testicoli ben scesi già in giovane età, la pigmentazione del tartufo consistente e ben definita, la chiusura a forbice senza tratti di gengive che si toccano troppo e di un colore ben vivo, piccole reni ben arcuate, postura corretta. Questo è ciò che ho controllato con un amico allevatore quando ho scelto Thor. Abbiamo fatto questo su tutti i cuccioli.

Per il "carattere" (ossia tempra+temperamento+vigilianza+aggressività+altri fattori che sono ben distinti) concordo sulla quasi inutilità delle statistiche. Il fattore genetico incide, sarebbe stupido dire di no, ma incide solo su alcuni aspetti. La genetica a mio parere ci dice solo su quale tipo di lavagna andiamo a scrivere. Un malamute è una lavagna diversa sa un labrador. E' la vita che il soggetto fa e gli stimoli a cui viene sottoposto che ne esaltano le doti.

Ci tengo infine a dire una cosa: negli ultimi tempi si tende sempre a sfociare in un buonismo nei confronti dei cani che per me a volte sfocia nel patetico. I cani sono animali che meritano un grande rispetto, hanno grandi abilità e capacità cognitive. Sono una costante scoperta, basti guardare come è cambiato il mondo della cinofilia negli ultimi 50 anni. Scegliere un soggetto di qualsiasi razza compresi i meticci significa onorare la propria famiglia di una presenza fiera e di un soggetto che potenzialmente è alla stregua di un membro umano del branco per capacità fisiche e cognitive. Un cane obeso, un cane pauroso, un cane troppo aggressivo, un cane poco sano sono tutti risultati di una mancanza di rispetto in primis verso il cane stesso e rappresentano una umiliazione del cane stesso. Vivere con un cane deve essere un piacere e un onore. Ciò significa che è giusto e importante conoscere le carateristiche di un animale per la sua scelta, invece di avventurarsi in cose strane (recupero di decine di cani abbandonati senza criterio, cani per regalo a un bambino, emotività che poi crea problemi... i cani non sono per tutti e non tutti sono adatti ai cani). Un cane ben scelto è un cane sano, con una vita prospera. Un cane problematico, malato, poco sano fin dalla nascita è un cane che non porterà gioia in famiglia, che vivrà una vita magra e frustrante anche per se stesso. Questa è l'importanza della selezione aldilà dell'aspetto estetico pur importante per motivi pratici (cani da pastore e lavoro, chi non sa fa fatica a capire). Ci preoccupiamo tanto della qualità della vita per gli uomini, cominciamo a chiederci anche quale sia la giusta qualità della vita per i nostri amici a 4 zampe. So che la grande demagogia porterà a grandi critiche di questo pensiero, ma tant'è... l'uomo libero è libero di pensare

DoMiNoAv ha scritto:Sembra sempre che pensare alla morfologia significhi non amare veramente un cane. In ogni caso concordo con molte cose che ti sono state dette marialuisa, principalmente da roberta e non solo.

In genere se l'allevatore seleziona molto bene, puoi tranquillamente valutare in base ai parenti, un pò come per noi. Almeno per quanto riguarda il pelo, i colori, le dimensioni e anche l'indole come dici tu (in teoria bisognerebbe parlare di temperamento e tempra). I difetti poi capitano a tutti... Come ha detto roberta già verso un mesetto è ampiamente visibile quale sia la tempra ossia quanto velocemente il cane reagisce agli stimoli esterni... parlo quindi di come gioca, della sua aggressività(in senso tecnico del termine, generalmente si confonde con la combattività), quindi come partecipa ai primi rituali gerarchici del branco, come si comporta al momento del pasto... Da qui già puoi capire da che base parti, poiche con la crescita la tempra e le altre doti tendono ovviamente a crescere. Potremmo discutere molto delle doti teoriche che sarebero da preferire per ogni tipo di cane in base all'ambiente in cui dovrà vivere, e non mi dispiacerebbe, ma ti consiglio piuttosto di leggere il testo che ha dato vita all'addestramento, ossia IL CANE UTILE di Piero Scanzani (alcune cose sono cambiate ovviamente dopo oltre 50 anni ma le doti dei cani no).

Sull'allevatore hai ragione, ma il suo mestiere viene garantito dagli expo oltre che dalle cucciolate vendute. La quantità di cuccioli venduti gli garantisce il sostentamento, ma gli expo gli danno la fama e il prestigio. Se invece vai in un allevamento diciamo più rustico la cosa cambia e devi cercare di capire meglio come funziona quel posto. E' giustificabile vedere che l'allevatore tenda a vendere cani "meno" belli a privati che non vogliono fare expo e cani "migliori" a chi vuole fare gli expo... la bellezza però non ha nulla a che fare con la salute. In un vero allevamento la selezione è attenta e anche se parli di allevamenti giovani, si tende a partire già da soggetti sani, ciò quindi garantisce una ottima salute a qualsiasi cucciolo in linea di massima.

La dimensione di un cucciolo è pressocchè irrilevante a mio parere. Considera che la crescita dipende da molti fattori. Il fattore genetico è garantito dalla genealogia quindi è quasi sempre di buona qualità (65cm circa al garrese). Ragion per cui tralasciamolo... Ciò che potrebbe incidere è quindi l'ambiente (poco spazio e attività fisica in natura) e l'alimentazione (secco scadente, umido di bassa qualità, quantità errate). Ossia l'incuria dei padroni detta in breve ... Diverso è invece ciò che si può già capire in linea di massima.
Personalmente, tra ciò che è la mia esperienza e gli insegnamenti di amici allevatori di vecchia data, ciò che difficilmente cambia in un cucciolo è: i testicoli ben scesi già in giovane età, la pigmentazione del tartufo consistente e ben definita, la chiusura a forbice senza tratti di gengive che si toccano troppo e di un colore ben vivo, piccole reni ben arcuate, postura corretta. Questo è ciò che ho controllato con un amico allevatore quando ho scelto Thor. Abbiamo fatto questo su tutti i cuccioli.

Per il "carattere" (ossia tempra+temperamento+vigilianza+aggressività+altri fattori che sono ben distinti) concordo sulla quasi inutilità delle statistiche. Il fattore genetico incide, sarebbe stupido dire di no, ma incide solo su alcuni aspetti. La genetica a mio parere ci dice solo su quale tipo di lavagna andiamo a scrivere. Un malamute è una lavagna diversa sa un labrador. E' la vita che il soggetto fa e gli stimoli a cui viene sottoposto che ne esaltano le doti.

Ci tengo infine a dire una cosa: negli ultimi tempi si tende sempre a sfociare in un buonismo nei confronti dei cani che per me a volte sfocia nel patetico. I cani sono animali che meritano un grande rispetto, hanno grandi abilità e capacità cognitive. Sono una costante scoperta, basti guardare come è cambiato il mondo della cinofilia negli ultimi 50 anni. Scegliere un soggetto di qualsiasi razza compresi i meticci significa onorare la propria famiglia di una presenza fiera e di un soggetto che potenzialmente è alla stregua di un membro umano del branco per capacità fisiche e cognitive. Un cane obeso, un cane pauroso, un cane troppo aggressivo, un cane poco sano sono tutti risultati di una mancanza di rispetto in primis verso il cane stesso e rappresentano una umiliazione del cane stesso. Vivere con un cane deve essere un piacere e un onore. Ciò significa che è giusto e importante conoscere le carateristiche di un animale per la sua scelta, invece di avventurarsi in cose strane (recupero di decine di cani abbandonati senza criterio, cani per regalo a un bambino, emotività che poi crea problemi... i cani non sono per tutti e non tutti sono adatti ai cani). Un cane ben scelto è un cane sano, con una vita prospera. Un cane problematico, malato, poco sano fin dalla nascita è un cane che non porterà gioia in famiglia, che vivrà una vita magra e frustrante anche per se stesso. Questa è l'importanza della selezione aldilà dell'aspetto estetico pur importante per motivi pratici (cani da pastore e lavoro, chi non sa fa fatica a capire). Ci preoccupiamo tanto della qualità della vita per gli uomini, cominciamo a chiederci anche quale sia la giusta qualità della vita per i nostri amici a 4 zampe. So che la grande demagogia porterà a grandi critiche di questo pensiero, ma tant'è... l'uomo libero è libero di pensare

DoMiNoAv ha scritto:Sembra sempre che pensare alla morfologia significhi non amare veramente un cane. In ogni caso concordo con molte cose che ti sono state dette marialuisa, principalmente da roberta e non solo.

In genere se l'allevatore seleziona molto bene, puoi tranquillamente valutare in base ai parenti, un pò come per noi. Almeno per quanto riguarda il pelo, i colori, le dimensioni e anche l'indole come dici tu (in teoria bisognerebbe parlare di temperamento e tempra). I difetti poi capitano a tutti... Come ha detto roberta già verso un mesetto è ampiamente visibile quale sia la tempra ossia quanto velocemente il cane reagisce agli stimoli esterni... parlo quindi di come gioca, della sua aggressività(in senso tecnico del termine, generalmente si confonde con la combattività), quindi come partecipa ai primi rituali gerarchici del branco, come si comporta al momento del pasto... Da qui già puoi capire da che base parti, poiche con la crescita la tempra e le altre doti tendono ovviamente a crescere. Potremmo discutere molto delle doti teoriche che sarebero da preferire per ogni tipo di cane in base all'ambiente in cui dovrà vivere, e non mi dispiacerebbe, ma ti consiglio piuttosto di leggere il testo che ha dato vita all'addestramento, ossia IL CANE UTILE di Piero Scanzani (alcune cose sono cambiate ovviamente dopo oltre 50 anni ma le doti dei cani no).

Sull'allevatore hai ragione, ma il suo mestiere viene garantito dagli expo oltre che dalle cucciolate vendute. La quantità di cuccioli venduti gli garantisce il sostentamento, ma gli expo gli danno la fama e il prestigio. Se invece vai in un allevamento diciamo più rustico la cosa cambia e devi cercare di capire meglio come funziona quel posto. E' giustificabile vedere che l'allevatore tenda a vendere cani "meno" belli a privati che non vogliono fare expo e cani "migliori" a chi vuole fare gli expo... la bellezza però non ha nulla a che fare con la salute. In un vero allevamento la selezione è attenta e anche se parli di allevamenti giovani, si tende a partire già da soggetti sani, ciò quindi garantisce una ottima salute a qualsiasi cucciolo in linea di massima.

La dimensione di un cucciolo è pressocchè irrilevante a mio parere. Considera che la crescita dipende da molti fattori. Il fattore genetico è garantito dalla genealogia quindi è quasi sempre di buona qualità (65cm circa al garrese). Ragion per cui tralasciamolo... Ciò che potrebbe incidere è quindi l'ambiente (poco spazio e attività fisica in natura) e l'alimentazione (secco scadente, umido di bassa qualità, quantità errate). Ossia l'incuria dei padroni detta in breve ... Diverso è invece ciò che si può già capire in linea di massima.
Personalmente, tra ciò che è la mia esperienza e gli insegnamenti di amici allevatori di vecchia data, ciò che difficilmente cambia in un cucciolo è: i testicoli ben scesi già in giovane età, la pigmentazione del tartufo consistente e ben definita, la chiusura a forbice senza tratti di gengive che si toccano troppo e di un colore ben vivo, piccole reni ben arcuate, postura corretta. Questo è ciò che ho controllato con un amico allevatore quando ho scelto Thor. Abbiamo fatto questo su tutti i cuccioli.

Per il "carattere" (ossia tempra+temperamento+vigilianza+aggressività+altri fattori che sono ben distinti) concordo sulla quasi inutilità delle statistiche. Il fattore genetico incide, sarebbe stupido dire di no, ma incide solo su alcuni aspetti. La genetica a mio parere ci dice solo su quale tipo di lavagna andiamo a scrivere. Un malamute è una lavagna diversa sa un labrador. E' la vita che il soggetto fa e gli stimoli a cui viene sottoposto che ne esaltano le doti.

Ci tengo infine a dire una cosa: negli ultimi tempi si tende sempre a sfociare in un buonismo nei confronti dei cani che per me a volte sfocia nel patetico. I cani sono animali che meritano un grande rispetto, hanno grandi abilità e capacità cognitive. Sono una costante scoperta, basti guardare come è cambiato il mondo della cinofilia negli ultimi 50 anni. Scegliere un soggetto di qualsiasi razza compresi i meticci significa onorare la propria famiglia di una presenza fiera e di un soggetto che potenzialmente è alla stregua di un membro umano del branco per capacità fisiche e cognitive. Un cane obeso, un cane pauroso, un cane troppo aggressivo, un cane poco sano sono tutti risultati di una mancanza di rispetto in primis verso il cane stesso e rappresentano una umiliazione del cane stesso. Vivere con un cane deve essere un piacere e un onore. Ciò significa che è giusto e importante conoscere le carateristiche di un animale per la sua scelta, invece di avventurarsi in cose strane (recupero di decine di cani abbandonati senza criterio, cani per regalo a un bambino, emotività che poi crea problemi... i cani non sono per tutti e non tutti sono adatti ai cani). Un cane ben scelto è un cane sano, con una vita prospera. Un cane problematico, malato, poco sano fin dalla nascita è un cane che non porterà gioia in famiglia, che vivrà una vita magra e frustrante anche per se stesso. Questa è l'importanza della selezione aldilà dell'aspetto estetico pur importante per motivi pratici (cani da pastore e lavoro, chi non sa fa fatica a capire). Ci preoccupiamo tanto della qualità della vita per gli uomini, cominciamo a chiederci anche quale sia la giusta qualità della vita per i nostri amici a 4 zampe. So che la grande demagogia porterà a grandi critiche di questo pensiero, ma tant'è... l'uomo libero è libero di pensare

Grazie

Il libro l'ho ordinato e spero mi dia nuovi spunti di riflessione .........

Daccordissimo sull'ultima parte !!!!!