Le mie stelle in cielo

Ciao a tutti,
nella sezione presentazione potete leggere quanto mi è successo una settimana fa...
nel frattempo mi sono letto svariati post, di tutti i generi, quasi per aggrapparmi alla sensazione che lui sia ancora qui e che stessi leggendo per imparare ad essere migliore per lui...
Questo mi ha rincuorato molto e nelle notti insonni ho pensato spesso a quanto alla fine sono stato bravo in questi anni, tranne nell'ultimo momento di una settimana fa, di cui non mi va di parlare...

Leggo molte diatribe tra i cani Del Biagio e il resto del mondo, ma per me è assolutamente irrilevante... ho preso il mio primo malamute nel 1997, Akela del Biagio, figlio del famoso Royalstar del Biagio. Sono praticamente della stessa città di Giuseppe e seppur possa riscontrare in lui un carattere bizzarro, non posso che valutarlo come un VERO amante di questa razza, lui e tutta la sua famiglia che conosco molto bene e che apprezzo.
Ho preso Akela che aveva già un anno ed era stato riportato in allevamento da una coppia di Torino che alla nascita del loro primo figlio si è resa conto che un cane del genere non andava più bene (SIGH!!!).
Per 9 mesi ho tenuto il cane nell'allevamento prima di portarlo a casa dei miei che nel frattempo avevano accettato di allestire un box in giardino... Diciamo che l'ho preso per un impulso giovanile (avevo 21 anni) in un momento di solitudine particolare.
I primi mesi sono stati un incubo.... se qualcuno di voi conosceva il carattere di Royalstar, può ben capire di cosa sto parlando.... unito a questo carattere da cane Alfa serioso, c'era l'assoluta non fiducia verso gli umani che l'avevano abbandonato... ricordo che in quel periodo facevo l'obiettore e che in ufficio lo tenevo con me libero e ogni volta che andavo a rimettergli il guinzaglio tentava di mordermi... dopo pazienti discorsi riuscivo a convincerlo.... ricordo che avevo una vecchia y10, la mia prima auto, con i sedili posteriori ribaltati e ricordo benissimo il sangue che mi si raggelava osservando i suoi occhi dallo specchietto posteriore che mi osservavano cupi, mentre io cercavo di tranquillizzarlo.... una volta, tentando di abbracciarlo dopo una corsa, ha tentato di mordermi in testa e per puro caso non c'è riuscito....
SONO STATO BRAVO.... un ottimo padrone che con pazienza e dedizione ha saputo stabilire i ruoli, dargli fiducia e non cedere alla paura di un bestione di 50 kg che ti potrebbe far fuori in un secondo. Biagio ovviamente mi ha aiutato a capire tutto questo e grazie a lui e ai miei genitori che l'hanno accolto in casa, Akela è diventato un coccolone buono, bravo e assolutamente innocuo. Solo con i cani maschi e con piccioni e galline aveva ancora la sua innata peculiarità alla caccia e alla predominazione.... con gli umani, ricordo, durante le mostre molte persone rimanevano esterefatte di come gli portavo via il cibo dalla bocca. Ricordo un bimbo di 3 anni che accarezzandolo, mentre era a terra, è rovinosamente caduto sopra di lui e lo sguardo di Akela buono e rassicurante, verso quest'esserino che si inerpicava cercando di rialzarsi.
Oggi mi da sollievo pensare di aver avuto successo con un cane così particolare e problematico che alla fine si è rivelato un amico leale e sincero.

Una nota di oggi: non ho mai avuto tempo di andare a ritirare il pedigree di Mirò da Biagio e, nella mia costante poca fiducia verso gli uomini, ho controllato il sito dell'Enci, trovando ovviamente tutte le informazioni... e una sorpresa..... nel periodo in cui tenevo il MIO akela da Biagio, questo lo aveva utilizzato per un accoppiamento e il mio cagnone ha avuto dei figli... ho fatto una piccola tirata di orecchi al buon Giuseppe, anche se sinceramente questa scelta di tanti anni fa, mi ha fatto piacere...

Veniamo al mio Mirò (Perfectpearl Del Biagio di Cassandra e Rogers Del Biagio). Come ho scritto nella presentazione, appena rientrato dal viaggio di nozze, nel 2005 ho preso questo bellissimo cucciolo per non togliere Akela dal suo abitat a casa dei miei....in questo momento il dolore è troppo forte per raccontare anedotti particolari... posso dire a cuor leggero, di aver allevato un cane di rarissima bontà, che riconosceva l'auto dei miei genitori senza vederla, senza che fosse parte della sua vita, e ad almeno un km di distanza, che mi ha dato tutto, che mi adorava incondizionatamente e senza riserve, che mai l'ho visto aggressivo o distaccato per istinti propri....ho visto l'amore puro che tanto noi umani cerchiamo nei nostri simili, nei suoi occhi e di questo sono certo e sarò convinto fino alla morte.
Non gli piaceva viaggiare (contrariamente ad Akela) e lo lasciavo nel suo giardino, alle cure giornaliere di mio padre, che si faceva 50 km al giorno, quando andavo via e questo mi rammarica molto..
Come ho scritto non me la sento di particolari aneddoti, ricordo solo quando l'abbiamo preso insieme alle sue sorelle e fratelli, gli occhi un pò colpiti di Biagio che si era reso conto che avevo scelto a livello estetico il migliore, non che questo facesse una differenza per me che ormai di mostre e fiere non volevo nemmeno sentirne parlare, sia per il tempo, sia per un discorso mio personale che non voglio affrontare.
Ovviamente la presenza in casa di un amico è stato un forte sostegno alla perdita di Akela e oggi purtroppo non sono così fortunato.
Sono stato un buon padrone, allevando senza fatica particolare, grazie all'esperienza precedente, un cane che solo noi padroni sappiamo quanto speciali....
Non averlo aiutato nel suo momento peggiore, non esserci stato, sono sensi di colpa che mi accompagneranno a vita...

Io ho due bimbi di 4 e 1 anno...... non posso pensare di farli vivere senza la VERA affettività incondizionata di un cane e quando sarò pronto, soprattutto per loro, un nuovo amico occuperà gli spazi del mio povero Mirò, senza mai e poi mai occupare gli spazi eterni nel mio cuore..

Scrivo tutto questo soltanto per me... sono sempre stato più bravo a scrivere che a parlare e in questo momento così duro necessito di questo. Conosco la perdita delle persone care, anche vicinissime, conosco la caduta del proprio mondo, ho fatto una vita da "libro" e questo "incredibile" dolore mi fa capire quanto importante tutto questo era per me...

Un consiglio generale e spassionato: dietro gli allevamenti, le persone, i cagnari, gli appasionati, le mostre, i premi, ecc... ci sono sempre e solo loro... senza la gioia, l'amore e l'affetto sono solo allo streguo di auto di lusso e oggetti di moda... in quel caso, al pari di chi invita a prendere i cani nei canili, senza pensare che il cane non sa di essere nel canile o in allevamento, compratevi l'ultimo cellulare o l'ultima versione di Audi che probabilmente si crea meno sofferenza per tutti.

Quello che hai scritto, dimostra quanto sia stata importante la vita passata con loro

quello che scrivi ti fa ONORE.....