Foto storiche

Stavo cercando foto (pre)storiche dei malamute. Eccone una del 1920:
http://cgi.ebay.com/1920-photo-Alaskan-Malamute-chorus_W0QQitemZ220396991862QQcmdZViewItemQQimsxZ20090416?IMSfp=TL090416153003r22897
qui se ne vedono un po' oltre tra le altre
http://alaskanmalamutes.us/AboutAlaskanMalamutes.html
Questa è la più famosa
http://www.hopipoint.net/alaskan_malamute.html
Se qualcuno ne ha di altre...
Franco

...pare di no!

Frank ha scritto:...pare di no!

Ce ne sono a centinaia sui siti....
molto più facile andare sul sito che caricare le foto èhèh!

visto che si parlava di foto storiche..questa è storicissima, è Balto!so che ancora a quei tempi non era stata riconosciuta la razza, ma potremo considerarlo una sorta di precursore no? in realtà non so se si vede xkè non sono mai riuscita a inserire immagini!!

Super!!!

la foto in basso è stata scattata a Nome quando Seppala è entrato in città con il siero antidifterico ed è stata la causa del grande equivoco che a fatto si che Balto fosse considerato l'eroe della corsa del siero al posto di Togo. Seppala infatti aveva sostituito nelle ultime miglia il suo leader che aveva condotto il team Togo con il vice Balto. Ed è stato proprio balto a venire immortalato.

ma non fu Gunnar Kasson a entare a Nome con Balto, cane di Seppala?Kasson percorse le ultime 53 miglia, e prese tutti i meriti, anche se Seppala fece la parte più lunga e impervia del percorso (91 miglia se non erro)!

valentina ha scritto:ma non fu Gunnar Kasson a entare a Nome con Balto, cane di Seppala?Kasson percorse le ultime 53 miglia, e prese tutti i meriti, anche se Seppala fece la parte più lunga e impervia del percorso (91 miglia se non erro)!

Si corretto hai ragione. Balto entrò a Nome, Togo si fermò prima (insieme a Seppala). Secondo Seppala fu Togo il vero eroe della corsa del siero anche se non entrò a Nome, aveva percorso da leader più di 400 km.

Leonhard Seppala, da Shaktolik a Golovin (91 miglia). A 48 anni di età, Leonhard condusse una squadra di 20 Siberian Husky, i due leader erano Togo e Scotty. Leonhard aveva lasciato Nome con l'intenzione di intercettare il siero a Nulato. Non era a conoscenza delle numerose squadre di ricambio. Leonhard aveva lasciato Isaac's Point sul lato nord di Norton Bay la mattina. Avendo viaggiato 43 miglia molto difficili con un vento molto forte alle spalle. Quando intercettò Henry Ivanoff prese il siero, voltò la sua squadra e partì di nuovo lungo la pista, nel vento. La temperatura era 30° gradi sotto lo zero, affrontò di nuovo il vento forte e l'oscurità. Per risparmiare tempo prezioso, Leonhard rischiò prendendo una scorciatoia sul ghiaccio risparmiando 20 miglia. La bufera di neve era accecante. Lui contò su Togo per tenerli al sicuro e non perdere le tracce della pista e non fu deluso. Ogni cane in un team ha un ruolo importante, ma è il leader che deve guidarli in salvo. Oltre ad avere coraggio e resistenza, un leader come Togo deve essere obbediente e deve avere un istinto misterioso per trovare la pista e per avere il senso del pericolo. La forza del vento minacciava la rottura del ghiaccio in qualsiasi momento. Togo li condusse attraverso una zona frastagliata, mentre il ghiaccio gemeva sotto la slitta. Solo tre ore più tardi, il ghiaccio si ruppe a Norton Sound. Sulla spiaggia nord di Norton Bay Leonhard fermò la slitta vicino ad un'igloo dove aveva passato la notte precedente. Mise i cani nel canile e li fece mangiare bene, poi prese dalla slitta il siero per riscaldarlo, sperando intanto che il temporale diminuisse. La domenica mattina la temperatura era 30° gradi sotto lo zero ed il vento era furioso. Ancora una volta Leonhard salì sulla slitta e cominciò la corsa in condizioni che non sarebbero mai state affrontate a meno che non fosse stata una questione di vita o di morte. Quando arrivò a Dexter's Roadhouse a Golovin i suoi cani si lasciarono cadere nella pista per la stanchezza. Il siero adesso era a 78 miglia da Nome, e la responsabilità adesso era di Charlie Olson per portarlo alla prossima tappa, Bluff. In totale il team di Seppala aveva percorso l'incredibile distanza di 260 miglia (418 km)!

già, questa storia mi ha sempre affascinato, da quando sono piccola!a prescindre dalle discussioni che la contornano (o sentito gente "scornarsi" su:"erano mal o husky??" e cose del genere), trovo che sia veramente commovente, e ogni volta che la leggo mi fa riflettere su quanto siano eccezzionali i nostri amici!!