Per chi dice che il bianco non è bello...
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Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
Si,ok.Io cercavo solo di sottolineare come anche il Mala,quello odierno...è frutto di scelte anche non concernienti il lavoro come appunto,il colore del mantello.Era una precisazione.. .
Naib- Utente Team Dog
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Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
Ciao, cercherò di leggere attentamente tutta la discussione, ma sbirciando in qualche post consiglio a tutti di acquistare l'ultimo Alaskan Malamute Annual della Hoflin in cui c'è un intervista di oltre 40 pagine a Bill a Joyce Mattot in cui si affrontano molti argomenti, tra cui il colore nel malamute.
Sinceramente non leggevo una cosa interessante come questa sul Malamute da 20 anni
Sinceramente non leggevo una cosa interessante come questa sul Malamute da 20 anni
Alessandro Avigni- Utente Team Dog
- Numero di messaggi : 153
Data d'iscrizione : 05.11.09
Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
Paty ha scritto:Beh è abbastanza ovvio che sono i fattori ambientali a condizionare le caratteristiche fisiche dei loro abitanti, prova a trovarmi un eschimese con gli occhi azzurri e tondi Quindi se parliamo di fattori ambientali è automatico usare il termine funzionalità, perciò la selezione è basata sul lavoro!
Il colore del mantello penso sia il problema meno rilevante, importante, sempre parlando di pelo è la lunghezza della tessitura dello stesso.
Roberta- Utente Lead Dog
- Numero di messaggi : 2893
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Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
Chiedo scusa Alessandro ma la pagina per acquistare la rivista è questa?(http://www.hoflin.com/OrderForm.html)
Ma esiste una versione in italiano della rivista!!?!?!?
ciao grazie!!!
Ma esiste una versione in italiano della rivista!!?!?!?
ciao grazie!!!
pisy123- Utente Team Dog
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Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
pisy123 ha scritto:Chiedo scusa Alessandro ma la pagina per acquistare la rivista è questa?(http://www.hoflin.com/OrderForm.html)
Ma esiste una versione in italiano della rivista!!?!?!?
ciao grazie!!!
Si, ma non è la rivista, ma l'Annual 2010
No, non esiste in Italiano
Alessandro Avigni- Utente Team Dog
- Numero di messaggi : 153
Data d'iscrizione : 05.11.09
Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
Che frustrazione non sapere l'inglese!!!!
Grazie comunque per l'informazione Alessandro!!
Grazie comunque per l'informazione Alessandro!!
pisy123- Utente Team Dog
- Numero di messaggi : 55
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Località : Montecosaro Scalo (MC)
Data d'iscrizione : 09.05.10
Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
Anzitutto dobbiamo distinguere la storia “antica” dei Malamute dalla storia “modera” dei Malamute.
Per storia moderna intendo il processo che ha portato al riconoscimento della razza da parte dell’AKC.
Short Seeley aveva in mente bene di come erano i Malamute prima della grande corsa all’oro e probabilmente aveva visto alcuni dei “sopravvissuti” alla fusione con altre razze portate nella medesima area geografica dai cercatori. Questi cani avevano un’ottima fama di cani da traino (endurance). Sicuramente aveva parlato con dei testimoni. Gli aveva studiati e il suo percorso di selezione era quello di ricreare come razza riconosciuta quelli che erano i cani dei Malemiut, che li preferivano di colore grigio/bianco e nero/bianco senza particolari segni, occhi scuri.
Avevo già letto qualche cosa su alcuni dei primi Alaskan Malamute Annual oppure su alcune riviste, ma la sopra citata intervista me lo ha confermato.
Ogni zona, villaggio Inuit/Eskimo etc aveva una sua preferenza sul colore, ma i cani dei Malemiut era preferibilmente di questi due colori.
Alcune finezze o mezze verità sugli inizi si trovano sul primo libro di Short Seeley.
Per storia moderna intendo il processo che ha portato al riconoscimento della razza da parte dell’AKC.
Short Seeley aveva in mente bene di come erano i Malamute prima della grande corsa all’oro e probabilmente aveva visto alcuni dei “sopravvissuti” alla fusione con altre razze portate nella medesima area geografica dai cercatori. Questi cani avevano un’ottima fama di cani da traino (endurance). Sicuramente aveva parlato con dei testimoni. Gli aveva studiati e il suo percorso di selezione era quello di ricreare come razza riconosciuta quelli che erano i cani dei Malemiut, che li preferivano di colore grigio/bianco e nero/bianco senza particolari segni, occhi scuri.
Avevo già letto qualche cosa su alcuni dei primi Alaskan Malamute Annual oppure su alcune riviste, ma la sopra citata intervista me lo ha confermato.
Ogni zona, villaggio Inuit/Eskimo etc aveva una sua preferenza sul colore, ma i cani dei Malemiut era preferibilmente di questi due colori.
Alcune finezze o mezze verità sugli inizi si trovano sul primo libro di Short Seeley.
Alessandro Avigni- Utente Team Dog
- Numero di messaggi : 153
Data d'iscrizione : 05.11.09
Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
lorenzo ha scritto:ciao a tutti!..ho letto solo ora il post..e mi intrometto sulla discussione del colore degli occhi!ultimamente mi stavo documentando sulla scala neotenica, dove il mal si trova al 5 stadio, quello del tallonatore, che corrisponde al lupo adulto(quindi l'ipotesi di base è che tutti i cani discendano dal lupo)!..a tutto ciò sono correlati degli articoli, che parlano degli effetti della domesticazione, questi sono :occhi scuri, che non si ritrovano negli animali selvatici (quelli del lupo sono gialli), postura della coda(il lupo la porta in modo più simile al siberian o al clc che non al mal), muso corto, orecchie pendenti, occhio tondo, ecc ecc..nel mal troviamo(a parte rari casi che non amo particolarmente) solo i primi due..quindi secondo qst teoria, l'occhio scuro è un effetto della domesticazione e non è dovuto al problema del riverbero dell neve!che ne pensate??
Mi permetto di rettificare...il Malamute si trova al 4° stadio della scala neotenica, quella appunto del tallonatore...
Il 5° stadio è quello invece del lupo adulto.
Gli stadi sono:
1° neonato
2° gioco
3°paratore
4° tallonatore
5° lupo adulto
Fare una ricerchina su questi fondamenti di etologia è molto interessante.
Per quanto riguarda il quesito sull'educazione provo a rispondere...si tratta, senza troppe cose complicate, di temperamenti diversi. L'indipendenza e il forte temperamento del Malamute necessita di un approccio più deciso rispetto ad altre razze. La forza che uso io con Nives, la fermezza, il tono di voce sarebbero improponibili ad esempio con il Golden Retriver (2° stadio della scala neotenica) di una mia amica...lo mortificherei al tal punto che otterrei solo un cane spaventato e sfiduciato.
La risposta quindi, secondo me, non è molto lontana dai metodi che gli umani usano con i bambini: si alzerà un pò più la voce con il bambino irrequieto e si userà la dolcezza con il bimbo timido e introverso.
Indipendentemente se discendono da lupi o sciacalli, ogni razza per motivi di selezione naturale e umana o più semplicemente di varietà naturale, ha un temperamento diverso. E poi, a sua volta, ogni soggetto della stessa razza può avere un carattere diverso dall'altro.
Paragone tra CLC e Malamute...la migliore amica di Nives è proprio una CLC, quindi ho avuto modo di osservarle sia nel gioco e sia in addestramento e al lavoro. Con le dovute differenze di età, visto che Nanà ha 3 anni e Nives quasi 11 mesi. Entrambe vengono addestrate alla ricerca in superficie e macerie. La differenza che ho notato è che i CLC riconoscono il capobranco con più facilità rispetto ai Malamute. Sono pure loro cani con un forte temperamento ma a mio giudizio sono più vicini ai cani piuttosto che ai lupi, come magari qualcuno vuol far pensare. Nives prima di eseguire un comando deve farmelo ripetere più volte (non sempre per fortuna ), sarà anche la giovane età ma è una continua messa in discussione di ruoli e gerarchie. Cosa che non fa Nanà...
La cosa straordinaria è che, nonostante siano due caratteri forti, convivono pacificamente anzi si amano proprio visto che quando sono assieme è un continuo cercarsi e giocare, nonostante Nives sia ormai quasi adulta e Nanà un poco spocchiosa. E sono due femmine...Questo la dice lunga sui risultati che si ottengono con la socializzazione e la corretta educazione.
Continuerò a ripetere che per quanto difficile possa essere una razza, i cani "disadattati" nel 99% dei casi sono frutto della negligenza dei padroni...
Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
mari ha scritto:lorenzo ha scritto:ciao a tutti!..ho letto solo ora il post..e mi intrometto sulla discussione del colore degli occhi!ultimamente mi stavo documentando sulla scala neotenica, dove il mal si trova al 5 stadio, quello del tallonatore, che corrisponde al lupo adulto(quindi l'ipotesi di base è che tutti i cani discendano dal lupo)!..a tutto ciò sono correlati degli articoli, che parlano degli effetti della domesticazione, questi sono :occhi scuri, che non si ritrovano negli animali selvatici (quelli del lupo sono gialli), postura della coda(il lupo la porta in modo più simile al siberian o al clc che non al mal), muso corto, orecchie pendenti, occhio tondo, ecc ecc..nel mal troviamo(a parte rari casi che non amo particolarmente) solo i primi due..quindi secondo qst teoria, l'occhio scuro è un effetto della domesticazione e non è dovuto al problema del riverbero dell neve!che ne pensate??
Mi permetto di rettificare...il Malamute si trova al 4° stadio della scala neotenica, quella appunto del tallonatore...
Il 5° stadio è quello invece del lupo adulto.
Gli stadi sono:
1° neonato
2° gioco
3°paratore
4° tallonatore
5° lupo adulto
Fare una ricerchina su questi fondamenti di etologia è molto interessante.
Per quanto riguarda il quesito sull'educazione provo a rispondere...si tratta, senza troppe cose complicate, di temperamenti diversi. L'indipendenza e il forte temperamento del Malamute necessita di un approccio più deciso rispetto ad altre razze. La forza che uso io con Nives, la fermezza, il tono di voce sarebbero improponibili ad esempio con il Golden Retriver (2° stadio della scala neotenica) di una mia amica...lo mortificherei al tal punto che otterrei solo un cane spaventato e sfiduciato.
La risposta quindi, secondo me, non è molto lontana dai metodi che gli umani usano con i bambini: si alzerà un pò più la voce con il bambino irrequieto e si userà la dolcezza con il bimbo timido e introverso.
Indipendentemente se discendono da lupi o sciacalli, ogni razza per motivi di selezione naturale e umana o più semplicemente di varietà naturale, ha un temperamento diverso. E poi, a sua volta, ogni soggetto della stessa razza può avere un carattere diverso dall'altro.
Paragone tra CLC e Malamute...la migliore amica di Nives è proprio una CLC, quindi ho avuto modo di osservarle sia nel gioco e sia in addestramento e al lavoro. Con le dovute differenze di età, visto che Nanà ha 3 anni e Nives quasi 11 mesi. Entrambe vengono addestrate alla ricerca in superficie e macerie. La differenza che ho notato è che i CLC riconoscono il capobranco con più facilità rispetto ai Malamute. Sono pure loro cani con un forte temperamento ma a mio giudizio sono più vicini ai cani piuttosto che ai lupi, come magari qualcuno vuol far pensare. Nives prima di eseguire un comando deve farmelo ripetere più volte (non sempre per fortuna ), sarà anche la giovane età ma è una continua messa in discussione di ruoli e gerarchie. Cosa che non fa Nanà...
La cosa straordinaria è che, nonostante siano due caratteri forti, convivono pacificamente anzi si amano proprio visto che quando sono assieme è un continuo cercarsi e giocare, nonostante Nives sia ormai quasi adulta e Nanà un poco spocchiosa. E sono due femmine...Questo la dice lunga sui risultati che si ottengono con la socializzazione e la corretta educazione.
Continuerò a ripetere che per quanto difficile possa essere una razza, i cani "disadattati" nel 99% dei casi sono frutto della negligenza dei padroni...
ho letto anche io qst teoria e l'ho trovata davvero interessante..essendo alle prime armi nel mondo canino ho scoperto molte cose, che credo possano aiutare molto anche nell educazione del cane!è fondamentale capire chi hai davanti!
cambiando discorso, ieri sera passeggiando in centro ho visto una coppia di CLC..bellissimi, mi hanno rapito!non ho potuto fare a meno di andare a fargli una carezza..mi hanno totamelnte affascinato con il loro sguardo..dei lupi in città!!non conosco molto su qst razza, ma rispetto ai malamute e ai cani in generale, li ho trovati molto timidi!
valentina- Utente Team Dog
- Numero di messaggi : 247
Età : 39
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
mari ha scritto:
Mi permetto di rettificare...il Malamute si trova al 4° stadio della scala neotenica, quella appunto del tallonatore...
Il 5° stadio è quello invece del lupo adulto.
Gli stadi sono:
1° neonato
2° gioco
3°paratore
4° tallonatore
5° lupo adulto
Fare una ricerchina su questi fondamenti di etologia è molto interessante.
Per quanto riguarda il quesito sull'educazione provo a rispondere...si tratta, senza troppe cose complicate, di temperamenti diversi. L'indipendenza e il forte temperamento del Malamute necessita di un approccio più deciso rispetto ad altre razze. La forza che uso io con Nives, la fermezza, il tono di voce sarebbero improponibili ad esempio con il Golden Retriver (2° stadio della scala neotenica) di una mia amica...lo mortificherei al tal punto che otterrei solo un cane spaventato e sfiduciato.
La risposta quindi, secondo me, non è molto lontana dai metodi che gli umani usano con i bambini: si alzerà un pò più la voce con il bambino irrequieto e si userà la dolcezza con il bimbo timido e introverso.
Indipendentemente se discendono da lupi o sciacalli, ogni razza per motivi di selezione naturale e umana o più semplicemente di varietà naturale, ha un temperamento diverso. E poi, a sua volta, ogni soggetto della stessa razza può avere un carattere diverso dall'altro.
Paragone tra CLC e Malamute...la migliore amica di Nives è proprio una CLC, quindi ho avuto modo di osservarle sia nel gioco e sia in addestramento e al lavoro. Con le dovute differenze di età, visto che Nanà ha 3 anni e Nives quasi 11 mesi. Entrambe vengono addestrate alla ricerca in superficie e macerie. La differenza che ho notato è che i CLC riconoscono il capobranco con più facilità rispetto ai Malamute. Sono pure loro cani con un forte temperamento ma a mio giudizio sono più vicini ai cani piuttosto che ai lupi, come magari qualcuno vuol far pensare. Nives prima di eseguire un comando deve farmelo ripetere più volte (non sempre per fortuna ), sarà anche la giovane età ma è una continua messa in discussione di ruoli e gerarchie. Cosa che non fa Nanà...
La cosa straordinaria è che, nonostante siano due caratteri forti, convivono pacificamente anzi si amano proprio visto che quando sono assieme è un continuo cercarsi e giocare, nonostante Nives sia ormai quasi adulta e Nanà un poco spocchiosa. E sono due femmine...Questo la dice lunga sui risultati che si ottengono con la socializzazione e la corretta educazione.
Continuerò a ripetere che per quanto difficile possa essere una razza, i cani "disadattati" nel 99% dei casi sono frutto della negligenza dei padroni...
Ti ringrazio Mari.Non conoscevo la scala neotenica e la risposta che hai dato è stata per quanto mi riguarda molto utile.Questa suddivisione fatta in rapporto alla crescita di un lupo mi sembra giustificata e "unisce i puntini",quei pochi che per ora ho trovato...
Caspita!Sono ancora troppo ignorante per sopperire alle difficoltà che potrei incontrare con il cucciolo!
Continuerò ancora a seguirvi dall'ombra come ho fatto fin ora ...
Ancora Grazie.
Naib- Utente Team Dog
- Numero di messaggi : 28
Età : 36
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 11.12.10
Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
Buon anno a tutti.
Mi inserisco un attimo per alcune precisazioni:
1) il colore azzurro degli Husky non è un carattere "difettoso" recessivo come capita ad esempio ai cane da pastore con colorazione Blue Merle o Arlecchino, cioè dovuto ad una diluizione di colore che porta con se, specie quando si presenta in forma omozigote, gravi problemi uditivi e neurologici. E' un carattere che tra l'altro era presente nei primi cani importati negli States ed è presente ancora nei cani aborigeni di quelle regioni, specie verso est della Siberia. Tra l'altro il lupo sebbene non abbia gli occhi azzurri presenta una colorazione molto chiara dell'iride. C'è da dire però che il lupo non frequenta la banchisa polare.
2) Il colore e le maschere del malamute in effetti sono più una questione casuale che estetica derivate da quelle presenti nel lupo ma con più variabilità dovuto anche al fenomeno per il quale geni legati all'addomesticamento sono correlati a geni che controllano caratteri fenotipici tra cui il colore del mantello come accennato da Naib
3)Importantissima la precisazione che ha fatto Avigni sul non confondere la storia del malamute moderno con quella dei cani delle popolazioni Mahalemiut del Kotzebue Sound. Ricordo che in un libro di London datato 1896 (Smoke Bellow) si parla di Indiani Malamiut che usano cani grandi e potenti.
Ciao
Mi inserisco un attimo per alcune precisazioni:
1) il colore azzurro degli Husky non è un carattere "difettoso" recessivo come capita ad esempio ai cane da pastore con colorazione Blue Merle o Arlecchino, cioè dovuto ad una diluizione di colore che porta con se, specie quando si presenta in forma omozigote, gravi problemi uditivi e neurologici. E' un carattere che tra l'altro era presente nei primi cani importati negli States ed è presente ancora nei cani aborigeni di quelle regioni, specie verso est della Siberia. Tra l'altro il lupo sebbene non abbia gli occhi azzurri presenta una colorazione molto chiara dell'iride. C'è da dire però che il lupo non frequenta la banchisa polare.
2) Il colore e le maschere del malamute in effetti sono più una questione casuale che estetica derivate da quelle presenti nel lupo ma con più variabilità dovuto anche al fenomeno per il quale geni legati all'addomesticamento sono correlati a geni che controllano caratteri fenotipici tra cui il colore del mantello come accennato da Naib
3)Importantissima la precisazione che ha fatto Avigni sul non confondere la storia del malamute moderno con quella dei cani delle popolazioni Mahalemiut del Kotzebue Sound. Ricordo che in un libro di London datato 1896 (Smoke Bellow) si parla di Indiani Malamiut che usano cani grandi e potenti.
Ciao
Frank- Utente Swing Dog
- Numero di messaggi : 542
Data d'iscrizione : 19.04.09
Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
..grandi e potenti ma tutto in modo relativo. Difficilmente si trovano e/o si trovavano cani di dimensioni superiori a quelle indicate nel primo standard del malamute. Quelle misure erano state messe con un perchè
Alessandro Avigni- Utente Team Dog
- Numero di messaggi : 153
Data d'iscrizione : 05.11.09
Re: Per chi dice che il bianco non è bello...
certo, si parla di un romanzo di fine '800. Quello che mi aveva colpito è che se i cani di quegli indiani erano descritti così vuol dire che avevano al tempo reputazione di cani più grandi e potenti della media.
Ciao
Ciao
Frank- Utente Swing Dog
- Numero di messaggi : 542
Data d'iscrizione : 19.04.09
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